La storia di Davide e Golia è un episodio biblico descritto nel primo libro di Samuele della Bibbia, nel quale il giovane Davide, futuro re d'Israele, sconfigge il gigante Golia con una fionda e un sasso.
La leggenda narra che Golia fosse un guerriero filisteo di altezza straordinaria, oltre nove cubiti (circa 4,5 metri), armato di spada e lancia. Nessuno tra gli israeliti aveva il coraggio di affrontarlo in battaglia, finché Davide, pastore e suonatore di cetra, si offrì volontario.
Davide scelse cinque pietre lisce dal torrente e, armato solo con la fionda, colpì Golia nella fronte con una di esse, uccidendolo all'istante. Questo episodio fu fondamentale nella vittoria degli israeliti contro i filistei e segnò il successo di Davide come combattente e la sua futura ascesa al trono di Israele.
L'espressione "Davide con la testa di Golia" si è diffusa nel linguaggio comune per indicare una vittoria ottenuta da una persona o un gruppo più debole contro un avversario più forte. Simbolicamente, la testa di Golia rappresenta la sconfitta del male e l'affermazione della fede e del coraggio.
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